Tuesday, December 4, 2007

La Tigre e La Neve



La Tigre e La Neve
Roberto Benigni


Recensione

Mike Peraino


La Tigre e La Neve. Con questa frase si possono fantasticare immagini molto poetiche. Certo ci sono la tigre e la neve, ma c’è qualcosa di più, un
tipo di fluidità dove le parole scorrono come l’acqua. Le due parole sono messe in giustapposizione come l’amore e la guerra in questo film. Il metodo di giustapposizione è usato spesso di Benigni. Lui mette due idee opposte faccia a faccia per dare un senso di contraddizione e realismo, perché nella vita le cose non vanno sempre come vogliamo. Nei suoi film Benigni usa spesso la commedia contro la tragedia ed i risultati sono belli. Con solo un lato di questo metodo, il film non avrebbe la capacità di catturare l’attenzione dell’audience. Come molti altri dei suoi film lui ha usato il tema dell’amore, un amore forte che non morirà mai.

La Tigre e La Neve è uscito nel 2005 e ha luogo a Roma ed in Iraq. Il regista, e il personaggio principale è Roberto Benigni. Gli altri attori sono (la sua moglie) Nicoletta Braschi, e Jean Rino. Il film parla di un grande amore che non ha fine, neanche nell’ambito di una guerra terribile. Attilio (Roberto Benigni) deve mettersi in pericolo per salvare il suo amore Vittoria che non vuole avere niente a che fare con lui. Il film non parla solo d’amore ma tratta anche delle cose politiche, tutto in un modo comico.

Il film comincia con una scena surreale di un matrimonio dove Attilio (Benigni) arriva confuso e vestito in pigiama. A questo matrimonio lui sposa il grande amore della sua vita, ma non senza affrontare alcuni problemi, finalmente scopriamo che è un sogno e che lui sogna la stessa cosa notte dopo notte. Lui si sveglia e deve portare le sue figlie a scuola e arriva con 30 minuti di ritardo, ma dice “ah si ma sono 30 minuti precisi”. Qua capiamo un po’ la sua personalità. Lui è eccentrico e creativo e questi sono buoni aggettivi per il poeta ed il professore di poesia che lui rappresenta nel film.

Durante il film Attilio vorrebbe vincere il cuore di Vittoria, ma i suoi tentativi falliscono. Quando un compito porta Vittoria a Baghdad lei è stata ferita e messa dentro un ospedale improvvisato. Il momento in cui Attilio scopre questo lui prova a trovare un metodo per andare a Baghdad. La maggior parte del resto del film è dedicata allo sforzo di Attilio a salvare Vittoria. Ci sono molte cose buone che succedono a lui e ci sono molte cose brutte che succedono a lui ma l’amore e il suo motore.

Secondo me ogni parte di questo film ha un po’ di poesia e la ragione è che il linguaggio e la sceneggiatura sono scritti in maniera lirica. La mia scena preferita, e più poetica è quando Attilio spiega il significato di poesia. (http://www.youtube.com/watch?v=FAWMwSstg3Y&feature=related) Qua abbiamo l’opportunità di vedere chi è il vero Roberto Benigni e non solo l’attore. Penso che questa scena mostri che cos’è la poesia in ogni modo. Non è solo una parola, una maniera di scrivere, o qualcosa da studiare, ma è un modo di percepire il mondo, la natura, e tutto quello che vediamo ogni giorno: è un maniera per capire. In questa scena Attilio dice che dobbiamo vedere, non guardare, ed io sono d’accordo con lui. Vedere significa che capiamo qualcosa e osserviamo o stiamo attenti. Quando guardiamo qualcosa, per esempio, la tv, non dobbiamo usare l’intelletto. Possiamo guardare senza attenzione. Mi raccomando…vedete!


Informazione su Roberto Benigni
http://www.geocities.com/SouthBeach/Club/4154/Benigni Questo sito è in inglese ma ci sono delle belle informazioni.
http://it.wikipedia.org/wiki/Roberto_Benigni
Cos’è info senza di wikipedia?

http://www.tuttobenigni.it http://www.youtube.com/watch?v=CO8K5TOtHEs&feature=relatedUn’intervista di Roberto Benigni Altre recensioni http://www.nonsolocinema.com/nsc_articolo.php3?id_article=1723 http://filmedvd.dvd.it/drammatico/la-tigre-e-la-neve-2

Saturday, December 1, 2007

Io Non Ho Paura




















Io Non Ho Paura
Mike Peraino


Io Non Ho Paura
Gabriele Salvatores

Come cominciare… Prima devo dire che è un buon film! Mi è piaciuto molto questo film… Bravo!
Prima di diventare un film nel 2003 Io Non Ho Paura era un libro scritto da Niccolò Ammaniti: lui ha scritto il libro due anni prima dell’uscita del film. Usando i colori vividi, la musica emozionale e gli attori bravi, il regista Gabriele Salvatore ha dato movimento alle parole del libro.

Gabriele Salvatore ci da un bello sguardo attraverso gli occhi di un bambino e finalmente possiamo vedere quello che è giusto e quello che è male. Tanto spesso noi adulti non vediamo la linea fra bene e male e non sappiamo separare quello che dovremo fare da quello che vogliamo fare. In questo film vediamo questo mondo cieco attraverso gli occhi di Michele, un ragazzino di dieci anni e per qualche ragione Michele può fare la cosa giusta anche quando ognuno altro è perso nei suoi peccati. Il fine non giustifica sempre i mezzi.

Il film ha luogo nell’estate del 1978. Michele abita con la sua famiglia e alcuni vicini nel dimenticato sud d’Italia. Il suo paese è messo nel mezzo di un mare di grano oro. Questo colore d’oro è il contrario dell’altro colore più presente nel film, nero. Come il regista ha detto c’è un confronto fra questi opposti durante l’intero del film. “Alto e Basso, Dentro e Fuori, Emerso e sommerso, Visibili ed Invisibili, Grandi e Piccoli.”.(iononhopaura.it) In questo film, e secondo me ci sono due mondi a confronto in ogni situazione. Fortunatamente Michele, la nostra guida, può far vedere a noi le buone cose su questa lista.

Qua nel mezzo della Sicilia dove non c’è niente da fare e non c’è niente da vedere, Michele scopre qualcosa che non avrebbe mai pensato di trovare. Dopo un giorno giocando con gli amici vicino ad una casa abbandonata Michele trova per caso un buco per terra nascosto e vede qualcuno dentro. Con paura e confusione lui corre a casa, senza dire niente a nessuno.

Giorno dopo giorno lui torna al buco e scopriamo che quello dentro è un altro ragazzino di dieci anni di Milano si chiama Filippo. Michele porta il cibo e l’acqua a lui e sebbene Michele sia preoccupato per lui non chiede aiuto da nessuno. Dopo un po’ di tempo un amico sconosciuto di suo padre arriva a casa e Michele diventa disturbato perché qualcosa non sembra giusto. Finalmente Michele scopre la ragione Filippo e nascosto nella terra e decide di fare la cosa giusta. (Se vuoi sapere tutto devi guadare il film)

Il film non idealizza i ragazzini e non dice che ogni adulto e cattivo perché i bambini possono essere cosi cattivi come gli adulti, ma in un modo diverso. Gli adulti commettono un crimine perché non sembra che ci sia un’altra via fuori della povertà ma il loro amore per i loro bambini è chiaro, e questa e la dualità che Gabriele Salvatore ha spiegato prima. Per ogni persona e per ogni evento c’è un motivo che non è sempre giusto. Qualche volta dobbiamo ascoltare i bambini perché sanno più che pensiamo, e con un po’ d’aiuto da Gabriele Salvatores ed il nostro Michele forse potremmo utilizzare il sguardo che ci hanno dato di questo mondo ed i suoi tribolazioni per scegliere la cosa giusta.

I link

Il sito ufficiale
http://www.iononhopaura.it
Qua trovi informazione sul film e gli attori; ci sono anche delle foto.

Filmup.leonardo.it
http://filmup.leonardo.it/latigreelaneve.htm
Un’altra recensione

Info su Gabriele Salvatore
http://it.wikipedia.org/wiki/Gabriele_Salvatores
http://www.mymovies.it/biografia/?r=4923